Il 14 marzo 2013, il fu Governo Monti ha emanato un Decreto Legislativo, il n. 33, oggi ampiamente in vigore, che ha per oggetto il "riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni".
Il provvedimento, corposo, riguarda prima facie solo le pubbliche amministrazioni, gravate da numerosi adempimenti, in parte già presenti (ma dotati di nuova cogenza), in parte del tutto inediti.
Tuttavia, il D.Lgs 22/2013 - secondo un'ormai consolidata prassi normativa (discendente dall'orientamento giuridico che assimila sempre più le società pubbliche a pubbliche amministrazioni tout court), - finisce per impattare anche sulle società partecipate e gli organismi controllati, ed in modo particolarmente incisivo.
Il riferimento va all'articolo 22, rubricato "obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati, e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato".
Ebbene, questo articolo, almeno nell'immediato, rischia di paralizzare le società pubbliche, creando un problema finanziario affatto trascurabile (ovvero, il blocco indiscriminato dei pagamenti).